Dalla
quarta di copertina
Carte false, ormai, si farebbero pur di incastonare checchessia in quel 1968 in cui, a seconda dei punti vista, molto è cominciato o molto è finito.
Impudicamente attento alle date e al carico ideologico che la versione di comodo della storia attribuisce loro, Accame – qualcosa di più di un semplice testimone capitato lì per caso – ricostruisce le fasi di un intrigo di poco conto – di quelli che non c'era bisogno né di dimenticare né di rimuovere.
Tuttavia, questo intrigo di poco conto ci restituisce zone ibride e protagonisti minoritari del nostro passato da cui emerge questo ragionato sberleffo – una contestazione radicale in forte anticipo e basata su argomentazioni ben più serie di quelle che, codinamente, seguiranno – nei confronti delle liturgie officiate in quel tempio intellettuale del Partito Comunista Italiano che fu la Casa della Cultura di Milano.
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