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Alfonso Etxegarai
RITORNARE
A SARA
Testimonianza di un deportato basco
pp.190 € 12,00
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Ci si torce a leggere queste pagine, nonostante il distacco
dellautore, anzi forse proprio per questo. Si ha un bel
dire che la Storia non si cura dei dettagli. Ma proprio di
dettagli è fatta la gente che, materialmente e in prima
persona e pagando tutti i prezzi, fa la Storia. Clandestinità,
arresto, tortura, crollo ed esilio in luoghi totalmente alieni:
non uno dei gradi estremi della rinuncia a sé è
stato risparmiato allautore di queste pagine. Difficile,
e inumano, restare spettatori impassibili.
Un dolce e pacato racconto autobiografico di un militante di
ETA che testimonia della condizione di circa cinquanta combattenti
condannati da iniqui accordi internazionali alla morte civile
e alla condizione di apolidi. Il racconto è ricco dinformazioni
su una delle più impenetrabili e meno storiografate tra
le formazioni guerrigliere, nonché sulla cultura e la
vita quotidiana dei Paesi baschi, ma soprattutto fa il punto
sulla questione basca costruendo, in una sorta di
storia dal basso, un percorso storico a partire dalla guerra
civile spagnola che vide proprio nei Paesi baschi lultimo
baluardo allavanzata fascista.
Nella vicenda di Alfonso cè però un di
più, impossibile da ignorare. Qualcosa che va oltre
la sua individuale vicenda e ci interroga tutti. Al di là
della partecipazione con lassurdità della situazione,
che oltre ad essere kafkiana è pure cruenta, non possiamo
insomma fare a meno di domandarci: il
conflitto basco è una sopravvivenza del passato o unavvisaglia
del futuro? |
Alfonso Etxegarai, basco,
apolide, vive da 15 anni segregato in una cartolina esotica,
a São Tomé. |
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