Autore:
Giuseppe Gambino, (1951) Ha insegnato storia nelle scuole secondarie superiori fiorentine per 40 anni. Ha partecipato al Seminario di storiografia, coordinato da Enzo Collotti per venticinque anni presso l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea di Firenze.
Fa parte dell’Archivio storico «il Sessantotto» di Firenze.
Storico del Movimento Operaio si è occupato della rivoluzione ungherese e della rivoluzione tedesca e ha recentemente pubblicato “Una biografia politica. Karl Liebknecht: un politico poco conosciuto”, in Quaderno C.I.P.E.C. n. 70, 2° semestre 2023, pp 17-34.
Titolo:
PARIGI 1871. Per una storia della Comune
Si comincia con gli antefatti: dal 1830 alla rivoluzione del 1848 e poi Napoleone III, la guerra alla Prussia, la proclamazione della Repubblica del 4 settembre 1870, le elezioni dell’Assemblea nazionale dell’8 febbraio 1871 e si arriva al 18 marzo con la cacciata del governo di Thiers e la proclamazione della Comune.
Una rivolta popolare straordinariamente breve, non superò i 72 giorni. Coinvolse le principali città della Francia e diede vita a un’esperienza originale; fu un tentativo sia di emancipazione sociale che di rivoluzione politica.
Fu soprattutto un movimento rivoluzionario unico, plurale con tante correnti di orientamento socialista e democratico, con diverse visioni politiche che si mescolarono, si allearono seppero convivere, intrecciando storie, pratiche, genealogie multiple. Fu caratterizzato da tanta spontaneità, tanta sperimentazione e tanta innovazione. Fuse emancipazione sociale, libertà politica e trasformazione culturale. Fu il primo modello, il primo esempio di un socialismo possibile e desiderabile.
Il libro passa poi a elencare decreti e riforme attuati durante la Comune. Con essi smantellarono la macchina repressiva dello Stato; abolirono gli eserciti permanenti; la Chiesa venne separata dallo Stato; fu abolito il lavoro notturno e furono requisite le fabbriche abbandonate; la scuola divenne pubblica, laica, obbligatoria, gratuita; fu abolita ogni forma di parlamentarismo; fu soppressa ogni distinzione tra esecutivo e legislativo. La Comune divenne organo di lavoro, di democrazie diretta. Fu un governo del popolo, per il popolo. Tutti i cittadini erano eleggibili, responsabili, revocabili e legati a un mandato imperativo. Sostituì il “governo sulle persone” con “l’amministrazione delle cose”.
Fu l’espressione più genuina dell’internazionalismo proletario. Tutti gli stranieri ebbero il diritto di cittadinanza. Annoverò tra le sue fila la presenza combattiva delle donne. Aprì a tutti il diritto al bello e al lusso comune.
Simboli della Comune furono la bandiera rossa e il canto “L’Internazionale” di Eugène Pottier.
La reazione del governo dell’Assemblea nazionale, stabiliti a Versailles fu brutale, entrarono a Parigi il 21 maggio e diedero inizio ad una feroce repressione: nella “settimana di sangue” fecero 30.000 morti.
Infine le interpretazioni in Italia e in Francia: negli oltre centocinquanta anni trascorsi dall’evento la Comune è stata oggetto di nuove ricerche e di dibattito appassionato; ha sempre acceso ardori partigiani; è stata, a seconda dei diversi punti di vista, difesa, rivendicata, ignorata o ferocemente condannata. Ha suscitato controversie e aperto problemi storiografici e politici. Non ha mai cessato di stimolare la riflessione politica e l’immaginario collettivo.
In appendice l’elenco degli Eletti alla Comune, una dettagliata cronologia e la bibliografia.
Indice:
Nota editoriale
Prefazione
Premessa
Introduzione
1 – Dalle tre “giornate gloriose” del 1830 alla vigilia della Comune
– La rivoluzione di Luglio 1830
– La rivoluzione a Parigi nel 1848
– Le elezione del 10 dicembre1848
– Il colpo di stato di Carlo Luigi Bonaparte
– Lo sviluppo del capitalismo e la nascita del proletariato
in Francia
– Parigi, “capitale del XIX secolo”
– La Prima Internazionale
2 – La politica estera francese nel secondo Impero
– La strategia politico-diplomatico-militare di Napoleone III
– Le guerre di Napoleone III
– Perché la guerra alla Prussia?
– La guerra franco-prussiana
3 – La fine del secondo Impero
– Il 4 settembre, la proclamazione della Repubblica, la nascita
del Governo di difesa nazionale, e del Comitato Centrale dei
venti arrondissements
– Chi erano gli uomini del Governo di difesa nazionale?
– Costituzione del Comitato centrale repubblicano dei venti
arrondissements
– Il “primo manifesto rosso” del Comitato Centrale dei venti
arrondissements di Parigi
4 – Dal 4 settembre alla giornata insurrezionale del 31 ottobre
– Le tappe della crisi
– Primi incontri a Ferrières tra Favre e Bismarck
– Prime manifestazioni contro il Governo di difesa nazionale
– La “dichiarazione dei principi” del Comitato centrale dei
venti arrondissements
– Il 31 ottobre, primo tentativo insurrezionale tra errori e fallimento
5 – Dal “secondo Manifesto rosso” alle elezioni
dell’Assemblea nazionale
– Il “secondo manifesto rosso”
– La battaglia di Buzenval
– La tentata insurrezione del 22 gennaio 1871
– La capitolazione e l’armistizio coi Prussiani
– Elezioni per l’Assemblea nazionale
– I trattati di pace del 26 febbraio
– La carestia, la fame, il freddo, le bombe su Parigi
6 –Verso il 18 marzo
– Il Governo Thiers
– La costituzione della Federazione della Guardia repubblicana
– Il piano di attacco di Thiers a Parigi e il Consiglio di Guerra
– Il 18 marzo
– La vittoria dell’insurrezione
– Il Comitato centrale, i suoi meriti, i suoi errori
7 – La Comune e i movimenti popolari in provincia
– Le fasi del movimento comunale in Provincia
– La dinamica degli avvenimenti e le città coinvolte nella
sollevazione
– I radicali
– Le iniziative della Comune verso la Provincia
– I cause della sconfitta del movimento in Provincia
8 – Dal 18 marzo alla proclamazione della Comune
– Significato ed importanza della vittoria del 18 marzo
– La “settimana dell’incertezza”, le prime misure
– La lotta contro la reazione
– Le elezioni del 26 marzo
– 28 marzo, la proclamazione della Comune
– Le Commissioni e la Commissione esecutiva
9 – La Comune in aprile e maggio 1871, tra guerra e pace
– L’esercito di Versailles
– L’organizzazione militare della Comune
– Inizio della guerra di Versailles contro la Comune
– L’uccisione di Gustave Flourens
– La fucilazione di Émile Duval
– Le conseguenze della sconfitta militare del 2-4 aprile
– Le elezioni suppletive del 16 aprile
– “La Dichiarazione al popolo francese”
– Il Comitato di salute pubblica
10 – Le realizzazioni della Comune
– Decreto sull’abolizione della coscrizione militare
– Decreto sulla separazione dello Stato dalla Chiesa
– La riforma della giustizia
– Il decreto sugli ostaggi
– L’iconoclastia della Comune
– Decreto sulla demolizione della casa di Thiers
– Decreto sulla demolizione della colonna di Place Vendôme
– I simboli della Comune:la bandiera rossa
– Eugène Pottier e “l’Internazionale”, la canzone
– La Federazione degli artisti, e il lusso comune
– L’urbanesimo rivoluzionario
– La riforma della scuola
– Misure di carattere economico
– I club rivoluzionari di Parigi
– Finalità dei club
– Le donne nella Comune
– Ulteriori decreti e documenti emanati dalla Comune di Parigi
11 – “La settimana di sangue” e la repressione della Comune
– La “settimana di sangue”
– La repressione a Parigi
– La repressione a Versailles
– I Consigli di guerra
– La deportazione
– I numeri complessivi dell’attività repressiva
– L’esilio dei Comunardi
– L’amnistia
12 – Gli scrittori e la Comune
– Gli intellettuali e il 1848
– Scrittori contro la Comune
13 – Le interpretazioni della Comune
– Le interpretazioni della Comune in Italia
– Le interpretazioni della Comune in Francia
– Cosa fu la Comune
Gli eletti della Comune
Cronologia
Bibliografia sulla Comune
Indice dei nomi
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