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Orsola
Casagrande
MINATORI
La storia di Tower Colliery e le lotte dei minatori britannici
contro la chiusura dei pozzi
pp.128
€ 12,00
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quarta di copertina di MINATORI, di Orsola Casagrande
La storia di Tower Colliery e le lotte
dei minatori britannici contro la chiusura dei pozzi
I minatori inglesi hanno avuto, allinizio degli anni 80,
il privilegio di essere scelti da Margaret Thatcher
come lesempio da dare a tutta la classe operaia
occidentale. Dopo oltre 30 anni di economia mista
e Welfare state, il neoliberismo aveva trovato chi poteva condurre
un conflitto sociale durissimo e vincerlo, spezzando
con quella dei minatori la resistenza di tutti i lavoratori.
Le miniere inglesi furono il primo episodio di privatizzazione
delle imprese pubbliche. Da lì partì il rovesciamento
del modello economico che aveva caratterizzato la civiltà
occidentale. La lotta dei minatori fu però memorabile.
Lunga, intensa, piena di migliaia di episodi di solidarietà
di classe che insegneranno sempre molto a chi arrivando
oggi sulla scena dello scontro sociale va chiedendosi
come fare per non essere immediatamente spazzato
via da un avversario che possiede strumenti, mezzi, complici,
memoria e giannizzeri. Fu una sconfitta, certamente. Ma senza
resa. E la differenza resta decisiva. Si può anche perdere,
se non ci sono le condizioni sociali e storiche per una vittoria.
Ma se si resta con la schiena dritta si può
tornare in campo, trasmettere esperienza, contribuire a nuovi
avanzamenti del movimento operaio. Lo dimostrano questi minatori
gallesi di Tower Colliery, a lungo allavanguardia di quella
lotta. La loro capacità di restare uniti, di comportarsi
come classe e non come singoli individui esodanti per il mondo,
li ha portati a realizzare limpensabile: comprarsi la
miniera che il capitale considerava ormai incapace di produrre
profitto. Hanno ricreato lavoro, occupazione, reddito per tutta
una comunità. Un signor lavoro, con contratti
a tempo indeterminato, proprietà collettiva, misure di
sicurezza avanzate e tutela della salute. Alla faccia di chi
va raccontando al mondo che per essere competitivi
bisogna adattarsi a vivere come schiavi o come mendicanti. |
Orsola
Casagrande (Venezia, 1968), «giornalista militante»,
è da anni corrispondente da Londra de il manifesto,
grande conoscitrice del movimento operaio del Regno unito e
della resistenza irlandese |
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