Autore:
Davide Turcato, si occupa di storia e storiografia dell’anarchismo. Fra le sue pubblicazioni, gli articoli L’anarchismo italiano come movimento transnazionale, 1885-1915 e Interpreting the World, Changing the World: The Anarchist View, la voce Anarchist Communism in The Palgrave Handbook of Anarchism, e l’antologia di scritti malatestiani The Method of Freedom. È curatore delle Opere Complete di Errico Malatesta, in corso di pubblicazione nelle edizioni italiana e inglese. Turcato vive a Dublino, dove lavora nel settore informatico come linguista computazionale.
Titolo:
IL METODO ANARCHICO.
Gli esperimenti di Errico Malatesta con la rivoluzione (1889-1900)
Conoscere l’anarchismo significa liberare il campo da piani interpretativi incentrati sulle apparenti e presunte impossibilità e irrazionalità che sembrano averne caratterizzato la storia, i presupposti e le sue stesse finalità, assumendo invece un principio metodologico che gli accordi il beneficio del buon senso e gli restituisca razionalità nella sua azione pratica così come nelle sue costruzioni teoriche. D’altronde, la storia del movimento anarchico è stata spesso interpretata in base a una generica benevolenza o a condanne senz’appello afferenti più all’uso politico della storia o a un malinteso senso comune che a una ricostruzione aderente alla sua effettiva e complessa affermazione.
L’intento è porsi nelle condizioni di rinnovare gli stessi canoni storiografici proponendo un piano interpretativo che prenda le mosse dalla ragionevolezza della proposta anarchica ascoltandone gli intenti, gli atti e le elaborazioni, il piano dell’azione pratica così come quello della dimensione speculativa. Ciò che è posto sotto la lente d’ingrandimento sono le sue relazioni e reti transnazionali, le informalità così come le opacità, ma anche le variabilità di nazionalità deterritorializzate e altrettanto mobili enclave internazionali, ricalibrando un approccio metodologico confinato nello stato-nazione.
Indagare il pensiero e l’azione di Errico Malatesta, uno dei più lucidi rappresentanti dell’anarchismo, negli anni centrali della sua vita, entra in contrasto con lo stereotipo dell’anarchismo come inane vagheggiamento di un idillico sogno di perfezione ma gli restituisce pragmatismo e concretezza. Per Malatesta non è tanto il fine ultimo a differenziare i movimenti politici, quanto il loro metodo e il metodo anarchico, tanto nella lotta nel presente quanto in una possibile società di domani, è il metodo della libertà, per il quale il bene comune non può scaturire dall’imposizione di uno Stato moralizzatore ma dalla fioritura di una pluralità di esperimenti sociali che abbiano come principio informatore la reciproca solidarietà. Da questo punto di vista,
Indice:
Nota editoriale
Prefazione
Introduzione. L’anarchismo, una faccenda semplice e bizzarra?
1. La storiografia e l’irrazionalità dell’anarchismo
2. La prassi dell’accomodamento razionale
3. Epilogo: un approccio caritatevole all’anarchismo
I – La Prima Internazionale: una duratura eredità
1. Errico Malatesta, uno della «banda di Benevento»
2. Due correnti divergenti del socialismo
3. Temi anarchici
3.1 Coerenza tra fini e mezzi
3.2 Volontarismo
3.3 «Classe operaia» e «popolo»
4. Epilogo: il progetto anarchico
II – La ricomparsa di una «rarità anarchica», 1889
1. Progetti opachi oltre le frontiere
2. Londra: azione diretta su larga scala
3. Una «ricomparsa» ufficiale
4. Una rete transnazionale
5. Epilogo: tre mesi emblematici
III – Un periodico di breve durata e capitale importanza, 1889–90
1. Pluralismo anarchico
2. L’anarchismo come metodo
3. La solidarietà come valore
4. Minoranze coscienti e masse
5. Principi tattici
6. Individualismo metodologico
7. Epilogo: pragmatismo e coerenza
IV – Prove insurrezionali opache, 1890–92
L’indeterminatezza dell’azione sociale
La ridefinizione della propaganda del fatto
Francia: Il Primo Maggio
Un partito anarchico
Italia: «Un giovane sconosciuto…»
Spagna: Un giro di conferenze?
Epilogo: La continuità dell’anarchismo
V – Movimenti popolari dall’esito aperto, 1892–94
Il divario tattico dell’anarchismo
Belgio: Lavoratori in sciopero per il suffragio universale
Sicilia: Contadini in rivolta contro le tasse
Un anno piatto pieno di novità
Epilogo: La marea della storia
VI – Un lavoro paziente alla luce del sole, 1894–98
Il crocevia dell’anarchismo cosmopolita
Una visione pluralista del movimento operaio
Due impostazioni metodologiche antitetiche
Lotte sostenibili e crescita continua
Anarchismo, parlamentarismo e prassi decisionale
Una campagna anarchica di mobilitazione
Epilogo: Le «fatali dicotomie» dell’anarchismo
VII – Sull’altra sponda dell’oceano Atlantico, 1899–1900
Una fuga improvvisata?
La tattica anarchica e la lezione dell’esperienza
Faccende italiane sbrigate in New Jersey
Organizzazione e oligarchia: Un dibattito anarchico
Un movimento nazionale che abbracciava continenti
La dimensione pluri-nazionale dell’anarchismo
Epilogo: Il contesto appropriato della storia anarchica
VIII – L’anarchismo di Malatesta: Un’interpretazione caritatevole
Gradualismo anarchico
Una società aperta socialista
Il rifiuto del «bene per forza»
Un processo spontaneo guidato dalla moralità
Teorie dell’azione collettiva a confronto
Epilogo: Meno è meglio
Conclusioni: Una faccenda complessa e comprensibile
Lista delle abbreviazioni
Elenco delle opere citate
Indice analitico
|