Dalla
quarta di copertina:
Alla
fine della seconda guerra mondiale le alte gerarchie militari
italiane avrebbero dovuto rispondere dei crimini di guerra
compiuti in Albania, Jugoslavia, Urss e Grecia dalle truppe
del regio esercito. Mario Roatta, Gastone Gambara, Alessandro
Pirzio Biroli, Emilio Grazioli, Mario Robotti e tanti altri
invece non subirono alcun processo – tranne Roatta che
però fuggì in Spagna e venne poi amnistiato
e prosciolto – né all'estero né nella
neonata Repubblica democratica antifascista.
A salvarli dall'estradizione e dai procedimenti penali fu
l'equilibrio politico-militare della Guerra Fredda che congelò
la questione dando la possibilità al governo italiano,
grazie al decisivo sostegno degli Alleati occidentali, di
eludere ogni forma di sanzione giuridica ai danni dei vertici
del proprio esercito. La “Commissione d'Inchiesta”
pre- sieduta da Luigi Gasparotto rappresentò lo strumento
che garantì tale impunità.
L'appartenenza al blocco occidentale consentì all'Italia
di stipulare accordi segreti con la Grecia, mentre Usa, Gran
Bretagna e Francia rinunciarono a processare i militari del
regio esercito e sostennero la posizione dilatoria ed elusiva
del governo di Roma di fronte alle rivendicazioni di paesi
come Urss, Jugoslavia e Albania. La fine della Guerra Fredda
ha permesso, dopo il ritrovamento dell'“armadio della
vergogna” l'apertura di nuovi processi per le stragi
naziste in Italia ed una prima, seppur cauta, disponibilità
di materiale documentario sulla condotta del regio esercito.
Questo libro, attraverso un’ampia mole di documenti
in larga parte inediti, prove- niente da vari Archivi e commissioni
d'inchiesta parlamentare, si concentra sulle trat- tative,
gli accordi, le tensioni nazionali e internazionali relative
alla questione dei criminali di guerra, cercando di evidenziare
come e perché fu possibile assicurare l'impunità
a centinaia di militari del regio esercito e di camicie nere
dando luogo alla cosiddetta “mancata Norimberga”
e all'inconsistente mito autoassolutorio degli “italiani
brava gente”.
DAVIDE
CONTI (Roma
1977), dottore di ricerca in Storia Contemporanea all’Universita
di Roma “La Sapienza” e ricercatore della Fondazione
Basso - sezione internazionale. Ha pubblicato con Odradek
Le
brigate Matteotti a Roma e nel Lazio (2006); L’occupazione
italiana dei Balcani (2008); con Ediesse, Alle
radici del sindacato. La fondazione della CGIL (2010).
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Istruzioni
per l'uso
Il
libro di Conti è un testo distaccato e non prevenuto.
A partire dalla domanda: come mai l'Italia non può
"vantare" criminali di guerra? - Allora è
vero che siamo "brava gente"! - il libro mostra
come, a partire da chilometrici elenchi di presunti Criminali
di guerra, approntati da Inglesi, Americani, Albanesi,
Greci, Jugoslavi e Sovietici, si sia giunti - complice la
Guerra fredda - a depennarli TUTTI. La cancellazione di tutti
i processi ha una conseguenza paradossale, quella che non
si può restituire l'onore a chi fosse stato ingiustamente
accusato. E comunque non si potrà mai accertare se
siano mai esistiti criminali di guerra italiani,
e quanti. Furbi, eh!
In
una intervista pubblicata sul sito Il
pane e le rose, Davide Conti collega
in un discorso complessivo - una vera e propria contronarrazione
- gli aspetti caratterizzanti la propria ricerca. Se ne consiglia
vivamente la lettura.
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Un'ottima
recensione apparsa su ILVELINO.IT
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Su
http//criminalidiguerraitaliani.blogspot.com
provvederemo a caricare le immagini e i documenti che, per
motivi di spazio, non sono stati inseriti nel libro.
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Registrazione
del dibattito tra Davide Conti
e Sandi Volk
a Radio Onda Rossa
il 22 febbraio 2012
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Con
quello stesso materiale è stata ordinata una mostra
che potrà esserci richiesta da enti e associazioni.
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Fino alla fine di marzo 2012
PRESENTAZIONI
di
CRIMINALI DI GUERRA ITALIANI
* domenica 27 marzo a Formia presso dell'"Osservatorio
Antifascista"
*venerdì 1 aprile a Viterbo, Sala Gatti (con Alessandra
Kersevan)
* giovedì 7 aprile ore 18 a Roma presso la libreria
Rinascita di via Agosta 36 (con Giuseppe De Lutiis e Claudio
Del Bello )
* venerdì 8 aprile ore 17.30 a Roma presso la
Casa della Storia e della Memoria in via San Francesco di
Sales 5 (con Antonino Intelisano e Massimo Rendina)
* giovedì 28 aprile, alle ore 18, alla Libreria Odradek
di Milano
Aldo Giannuli e Davide Pinardi presentano Criminali di guerra
italiani.
* giovedì 5 maggio, alle ore 10, all'Istituto Storico
Germanico, Roma, via Aurelia antica 391, con Lutz Klinkhammer
e Costantino di Sante.
* sabato 7 maggio, a Campobasso, ore 11, Fiera dell'Altrolibro.
* venerdì 20 maggio, a Roma, ore 18, ANPI, sezione
Franco Bartolini,
* sabato 21 maggio, a Roma, ore 18, ANPI, sezione Villagio
Globale
2012
CAMPI
BISENZIO
Venerdì 3 febbraio ore 21,30 Sala consiliare –
Campi Bisenzio
Davide Conti presenta: L'occupazione italiana dei Balcani.
Crimini di guerra e mito della "brava gente" (1940-1943)
e "CRIMINALI DI GUERRA ITALIANI.
ROMA
Mercoledì 15 febbraio
alla Biblioteca Borghesiana,
via di Vermicino, ore 17,30,
Davide Conti
presenta la mostra dell'Anpi su "I criminali di guerra
italiani" da lui curata
ROMA
Giovedì 23 febbraio ore 16:00-17:30
La Sapienza Facoltà di Fisica - Aula Careri (vecchio
edificio)
ore 16: Mostra e proiezione. ore 17,30: dibattito con Davide
Conti
su "CRIMINALI DI GUERRA ITALIANI"
Promuovono: Resistenze universitarie, Punto Rosso, Centro
studi A. Gramsci, Senza Tregua
REGGIO EMILIA
Sabato 25 febbraio ore 15,00
sala polivalente
del centro sociale Rosta Nuova in Via
Medaglie d'Oro della Resistenza 6
Pubblico dibattito con Davide Conti e Alessandra Kersevan
ANGHIARI
Domenica 4 marzo ore 17.30
Sala Audiovisivi, Piazza del Popolo
CRIMINI DI GUERRA DELL'ITALIA FASCISTA
ne parliamo con Davide Conti
Storico della Fondazione Lelio Basso
Autore del libro: "CRIMINALI DI GUERRA ITALIANI. Accuse,
processi e impunità nel secondo dopoguerra”
Durante l'iniziativa:
Esposizione della mostra "Testa per Dente"
Proiezione della mostra dal libro "Criminali di guerra
italiani"
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