Antonio Jelmini, operaio nelle Officine Aeronautiche
Caproni di Vizzola Ticino, durante la guerra partigiana, con
il nome di battaglia Fagno, fu dapprima comandante
della 102ª brigata Garibaldi operante nella zona di Busto
Arsizio e Valle Olona (dicembre 1943-luglio 1944), poi vicecomandante
della 127ª brigata Garibaldi Sap del Cln di Gallarate, infine
(dal settembre 1944 alla Liberazione) comandante della 1ª
brigata lombarda della montagna, operante sia nella zona di
Gallarate e Busto Arsizio, sia nella bassa Valsesia.
I suoi ricordi, ritrovati manoscritti da Sergio Meregalli
nellagosto 1999, sono uno spaccato di vita partigiana
di grande potenza evocativa e si segnalano come tra i più
interessanti nella memorialistica resistenziale.
Forse è insufficiente la memoria che abbiamo della
Resistenza, ma non lo è certo quella che la Resistenza
ha di sé e che ci ha lasciato. La pubblicazione delle
memorie di Fagno, mentre ripropone con forza lesigenza
di uno studio comparativo su questo genere formidabile di
memoria collettiva per via delle evidenti ricadute più
direttamente storiografiche, getta luce sul grande patrimonio
di conoscenza e di impegno civile profuso da figure come quelle
degli operai-comandanti, che ben pochi riconoscimenti
hanno avuto nellItalia repubblicana.
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