ODRDEK EDIZIONI
COLLANA ROSSA - CULTURE SUL MARGINE COLLANA BLU - STORIA E POLITICA COLLANA VERDE - STORIA ORALE FUORILINEA COLLANA GIALLA - LA MACCINA DA PROSA AZIMUTH IDEK IDEOLOGIA E CONOSCENZA PHOTOS
HOME PINOCCHIO CATALOGO-02
INDICE ALFABETICO INDICE DEGLI AUTORI
CATALOGO
LIBRERIE
CULTURE SUL MARGINE
STORIA ORALE
IDEK
STORIA E POLITICA
AZIMUT
LA MACCHINA DA PROSA
PHOTOS
IDEOLOGIA E CONOSCENZA
GIANO
 
 
 

A.A.V.V.
SPORT E RIVOLUZIONE
Il movimento che libera l'uomo

a cura di Mauro Pascolini

prefazione di Alberto Juantorena

pp.287 € 13,00

 

<< ordina il libro



Viviamo in un'epoca in cui il singolo è invitato a comprarsi ciò che gli serve. Cultura e fisico compresi. Ci si compra una laurea "su misura" oppure un "fisico da sballo". Chi non si adegua è un ingenuo, un idealista. Un sovversivo. Uno che pensa fuori dal branco e pretende di vivere come un essere umano. Il contrario dell’essere ingenui è essere “sofisticati”. È sofisticato quell’atteggiamento o pensiero che allontana l’azione, che si bea del proprio “non coinvolgimento” emotivo e fattuale negli orrori e nelle miserie del mondo reale, che si accontenta di annotare le “somiglianze” tra un fenomeno e l’altro per coltivare l’esausta illusione intellettuale del “sapere molto senza sforzo”. È sofisticato anche quell’atleta che fa del doping una componente strutturale della propria preparazione. È sofisticato, insomma, tutto ciò che sembra ridurre a zero la fatica del fare e induce una sorta di “finanziarizzazione” del pensiero e del corpo, senza più l’impaccio della “produzione”. È sofisticata, infine, la chiacchiera sulla prevalenza dell’“immateriale” proprio mentre affoghiamo nella bruta costrizione della logica bellica come paradigma delle relazioni internazionali, della riduzione dei diritti in nome della “libertà”, della compressione del salario come motore dello “sviluppo”, della criminalizzazione di ogni opposizione visibile.
È sofisticato, insomma, accettare d’essere prigionieri dell’inazione e del nulla.
Dalla rete paralizzante di questa “sofisticatezza” si esce solo con un atto di liberazione. Con un movimento che libera. Movimento fisico, come quello sulle piste e sulle piazze, sportivo e politico, perché – come è accaduto a Genova – se ti occupi nuovamente (o ancora) di politica riprendono a correrti dietro. Movimento, ché “il muschio non cresce sulle pietre che rotolano”.
Ché, persino in carcere, come racconta qui Silvia Baraldini, tenere in movimento ogni parte di sé è condizione prima dell’integrità dello spirito critico.

Testi di: Baraldini, Bincoletto, Canova, Fidel Castro, D'Arcangelo, Garzia, Gasparro, Giuntini, Gulinelli, Loudcher, Pastorin, Piccioni, Stramaccioni, Teja, Trojani
 
INFO CONTATTI MAPPA
Odradek Edizioni srl - Via di S.Giovanni in Laterano 276-278/A - Tel e Fax. +39670451413