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Luigi Cortesi
L'UMANITA'
AL BIVIO
Il pianeta a rischio e l'avvenire dell'uomo
pp.
224 € 16,00
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Un
dialogo serrato con Günther Anders, Hannah Arendt, Norberto
Bobbio, incalzati da uno storico radicalmente pacifista.
La guerra a Hamas e Hezbollah, con la crudele distruzione di
Gaza e del Libano, si è svolta mentre l’effetto
serra imperversava sull’Occidente; e i bombardamenti israeliani
hanno colpito intenzionalmente centrali elettriche e depositi
di carburante, provocando un disastro ecologico nel Mediterraneo
orientale, il mare irrinunciabile e sacro delle nostre culture.
La mente politica di chi ha voluto e preparato quella guerra
– come di chi vorrà e preparerà le prossime
non ha nel suo spettro il "sì ontologico" ma
il fascino perverso del non-essere. Lo stesso che ha spinto
i dirigenti nord-coreani a banalizzare la "condizione atomica"
sul piano del vantaggio negoziale e dell’accesso alla "comunità
internazionale" riconosciuta.
Ancora una volta l’umanità, giunta ad un bivio decisivo
tra la vita e la morte, viene condotta nella direzione sbagliata.
L’intera storia del ’900 è stata caratterizzata
da scelte infauste, imposte a società riluttanti dagli
Stati-guerra di volta in volta in auge. Sono scelte che ora
dobbiamo correggere o che pagheremo per una seconda volta; e
non si può dire che questi primi anni del nuovo millennio
ci promettano di meglio.
Non è rimasto molto tempo. Ma il bivio si presenta ogni
giorno, e ogni giorno è buono per studiare, elaborare,
mobilitarsi, chiedere conto, ribellarsi. Anche la vita sulla
Terra e della Terra è ora una questione di pensiero,
di forze, di rivoluzione; e un altro mondo è possibile
solo se riusciremo a conquistarlo. |
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